Indice
Insieme di definizione
Se chiamiamo f questa funzione, possiamo scrivere: y = f(x).
Se un’automobile consuma 10 litri di benzina ogni 100 km e dispone di un serbatoio di 50 litri, il numero y di litri restanti nella riserva è una funzione del numero x di chilometri percorsi, secondo la formula: y = 50 – 0,1x.
Chiamando f la funzione che a x associa y, abbiamo: f(x) = 50 – 0,1x.
Poiché l’automobilista non potrà percorrere più di 500 chilometri, diremo che l’insieme di definizione è l’intervallo [0; 500], che si scriverà Df = [0; 500].
-annullano il denominatore (se esiste)
-rendono negativa un’espressione scritta sotto radice di indice pari (se presente).
Nota: Per funzioni particolari, come la funzione logaritmica e alcune funzioni trigonometriche, esistono altre restrizioni.
La funzione radice quadrata è definita per tutti i valori reali positivi o nulli, ma non per i numeri negativi: D = [0; +∞[.
Calcolare l’immagine di un numero dell’insieme di definizione
Ad esempio, per calcolare l’immagine di 5 per la funzione f definita su R f(x) = 4(x – 3)2 – 1, si effettuano i calcoli e si ottiene:
f(5) = 4(5 – 3)2 – 1 = 4 × 22 – 1 = 4 × 4 – 1 = 16 – 1 = 15.
Controimmagine di una funzione
Ad esempio, ciò vale per la funzione quadratica definita in R (x → x2): il valore 4 ha per controimmagini 2 e -2; il valore –4, invece, non ne ha. Infatti, x2 = +/-2; x2 = -4 è un’equazione impossibile.
Andamento di una funzione
Se per ogni coppia di numeri a e b dell’intervallo I tali che a < b, si ha che f(a) < f(b), allora si dice che f è crescente su I (si dice che f conserva le disuguaglianze).
Se per ogni coppia di numeri a e b dell’intervallo I tali che a < b, si ha che f(a) > f(b), allora f è decrescente su I (f inverte l’ordine).
Prendiamo la funzione lineare f, definita su [-1; 5] nel seguente modo: f(x) = -2x + 3.
Vediamo che relazione c’è tra f(a) e f(b), se a e b sono due numeri reali tali che -1 < a < b < 5:
(moltiplicando per –2): 2 > -2a > -2b > -10;
(aggiungendo +3): 5 > -2a + 3 > -2b + 3 > -7;
quindi 5 > f(a) > f(b) > -7.
Poiché l’ordine si è ribaltato, f è decrescente sull’intervallo [-1; 5].
Possiamo riassumere queste informazioni in una tabella delle variazioni:
Vediamo meglio come siamo giunti a questo risultato attraverso il concetto di operatore. Un operatore è una funzione che coinvolge una sola operazione. Per capire il comportamento di una funzione, la si può scomporre in una catena di operatori, applicati in successione.
Prendiamo la funzione f, definita su [1; +∞[ per f(x) = -2x2 + 3. Scomponiamola in operatori.Per 1 < a < b, abbiamo: 1 < a2 < b2, poi -2 > -2a2 > -2b2, e 1 > -2a2 + 3 > -2b2 + 3.
Dunque f(a) > f(b). L’ordine risulta invertito, quindi la funzione è decrescente sull’intervallo [1; +∞[.
Il segno di una funzione
Quando si studia il comportamento di una funzione nel suo insieme di definizione, è utile sapere quando una funzione è positiva e quando è negativa. In termini grafici, ciò equivale a dire: quando il grafico di una funzione sta al di sopra dell’asse delle x, e quando sta al di sotto.
Per sapere in quali parti dell’insieme di definizione una funzione f è positiva, dobbiamo risolvere la disequazione f(x) ≥ 0. La funzione è positiva per i valori di x che verificano la disuguaglianza, e negativa altrove.
Attenzione! Una funzione può essere positiva e decrescente (come, ad esempio, la funzione: x → -2x + 20, definita su [5; 10]) o negativa e crescente (come la funzione: x → 2x + 1, definita su [-10; -5]).
Dobbiamo escludere dall’insieme di definizione i valori della variabile che annullano il denominatore e limitarlo a quelli grazie ai quali i numeri sotto le radici sono positivi (per funzioni particolari, esistono in realtà altre restrizioni).