In questa guida spieghiamo cosa sono gli angoli adiacenti e gli angoli consecutivi.
Si possono definire angoli consecutivi quelli che hanno in comune un lato e un vertice.
In questo esempio è possibile notare come gli angoli a e b abbiano in comune un lato e un vertice. Si tratta quindi di angoli consecutivi.
Per quanto riguarda gli angoli adiacenti, invece, sono definiti tali quelli che hanno un vertice e un lato in comune e, oltre a questo poi, i lati non comuni si trovano sulla stessa retta.
In questo esempio, gli angoli a e b sono adiacenti. Risulta essere infatti possibile notare come abbiano in comune un lato e un vertice e come il lato non comune si trovi sulla stessa retta.
Fino a questo punto non dovrebbero esserci troppi dubbi riguardo la definizione dei due tipi di angolo. Il passo successivo, dunque, è rappresentato dal mettere in evidenza le differenze che corrono tra gli angoli adiacenti e quelli supplementari. A prima vista potrebbe sembrare di trovarsi davanti alla alla stessa realtà geometrica. In realtà, però, non è esattamente così.
Entrando nello specifico del confronto, dunque, possiamo dire che gli angoli possono definirsi supplementari quando dalla loro unione si forma un angolo piatto, ossia pari a 180 gradi. Prendendo in considerazione questo dato, è possibile affermare che gli angoli adiacenti sono anche supplementari, visto che anche la loro somma è pari a 180 gradi.
Non è però vero il contrario. Gli angoli supplementari possono anche non essere adiacenti, visto che possono anche non avere un lato in comune. In questo modo, dunque, viene a mancare un elemento essenziale per quanto riguarda proprio l’adiacenza.