In questa guida spieghiamo cosa sono i numeri relativi.
Durante i primi anni delle scuole primaria viene radicalizzata la convinzione che è impossibile effettuare una sottrazione in cui il diminuendo è minore del sottraendo. In realtà, però, non è proprio così.
Il calcolo, per esempio, di 8 – 10 è possibile, ottenendo però come risultato non un numero naturale, ma un numero negativo. In questo caso, infatti, 8 – 10 = – 2.
Risulta essere proprio per trovare una soluzione alle sottrazioni con un diminuendo inferiore che sono stati introdotti i numeri relativi. Stabilito tutto questo, possiamo enunciare la definizione, si dice numero relativo quello preceduto da un segno, positivo o negativo, oppure zero. Da questo, poi, si deduce che qualsiasi tipo di numero, anche quelli naturali, decimali, razionali o irrazionali, possono essere preceduti da tali segni.
Iniziamo proprio con il prendere in considerazione i numeri naturali. Secondo quanto detto fino a questo momento, possono essere preceduti anche da un segno positivo e negativo. In questo modo si vanno formando i numeri interi relativi. Questi hanno un ruolo molto importante all’interno della matematica, tanto che si è deciso di assegnargli un nome preciso. In questo modo, dunque, l’insieme dei numeri interi relativi è indicato con la lettera Z.
Allo stesso modo possiamo ragionare sui numeri razionali, ossia quelli espressi attraverso le frazioni. Davanti a questi possono essere posizionati dei segni negativi o positivi, ottenendo dei numeri relativi razionali, per esempio -5/3, + 12/5.
Stabilito, dunque, che con numeri relativi, si intendono essenzialmente dei numeri con un segno davanti, andiamo a considerare i casi in cui questi risultano essere concordi, discordi, opposti e uguali. Anche in questo senso le definizioni hanno un’applicazione pratica piuttosto semplice. Due numeri relativi si dicono concordi quando hanno lo stesso segno. Un esempio potrebbe essere quello di + 5 e + 12. A questo punto, seguendo la logica, è facile dedurre che i numeri relativi vengono detti discordi quando mostrano dei segni diversi come nel caso di – 43 e + 2.
Diverso, invece, è il caso dei numeri relativi opposti. In questo caso, infatti, ci troviamo davanti a dei numeri con lo stesso valore assoluto ma con segno diverso. Un esempio molto semplice è rappresentato da +5 e -5. Data questa definizione, poi, anche in questo caso, è facile arrivare a quella di numeri relativi uguali, ossia, con valore e segno identico come + 11 e – 11.
I numeri relativi sono quindi piuttosto semplici da capire e da utilizzare.