Nell’insieme dei numeri reali possiamo sempre associare a ogni punto di una retta orientata un numero chiamato ascissa (x).
Analogamente, nel piano possiamo stabilire un sistema di riferimento cartesiano (O, x, y) e associare a ogni suo punto due numeri che rappresentano le coordinate del punto stesso (x, y).
In un piano munito di un sistema di riferimento come questo è anche possibile eseguire calcoli vettoriali: calcolare le coordinate di un vettore ed effettuare diverse tipologie di calcolo per risolvere problemi geometrici. Vediamo come.
Definiamo un vettore
Quando due vettori sono uguali?
Prendiamo un piano in cui sia definita un’unità di lunghezza. Un vettore è caratterizzato da tre informazioni
la sua direzione: ovvero la retta (AB)
il suo verso: da A verso B
il suo modulo: la distanza AB.
la sua direzione: ovvero la retta (AB)
il suo verso: da A verso B
il suo modulo: la distanza AB.
Il vettore è uguale al vettore se i due vettori hanno
la stessa direzione, vale a dire se (AB) // (CD);
lo stesso verso, vale a dire se i punti B e D sono dallo stesso lato del piano rispetto alla retta (AC);
lo stesso modulo, vale a dire AB = CD.
la stessa direzione, vale a dire se (AB) // (CD);
lo stesso verso, vale a dire se i punti B e D sono dallo stesso lato del piano rispetto alla retta (AC);
lo stesso modulo, vale a dire AB = CD.
In altre parole: se, e solo se, ABDC è un parallelogramma.
O ancora:
se, e solo se, l’immagine di C, attraverso la stessa traslazione che trasforma A in B, è D.
se e solo se [AD] e [BC] hanno lo stesso punto medio.
se, e solo se, l’immagine di C, attraverso la stessa traslazione che trasforma A in B, è D.
se e solo se [AD] e [BC] hanno lo stesso punto medio.
Operazioni con i vettori
La somma di due vettori è un vettore che si può costruire in due modi:
Utilizzando la relazione di Chasles: partendo da un punto A, si tracciano in sequenza i due vettori addendi, facendo partire la coda del secondo dalla punta del primo:
Utilizzando la relazione di Chasles: partendo da un punto A, si tracciano in sequenza i due vettori addendi, facendo partire la coda del secondo dalla punta del primo:
Con la regola del parallelogramma, cioè considerando i due vettori addendi come i lati di un parallelogramma, la cui diagonale maggiore rappresenta il vettore somma: .
Nota: La relazione di Chasles serve anche per scomporre un vettore nella somma di vettori. Se A e B sono due punti dati, allora, per qualsiasi punto C, abbiamo:
Definiamo, di seguito, la moltiplicazione di un vettore per un numero reale.
Sia un vettore non nullo e k un numero reale non nullo. Il vettore ha le seguenti caratteristiche:
ha la stessa direzione di
ha lo stesso verso di se k è positivo, ha verso opposto se k è negativo.
Sia un vettore non nullo e k un numero reale non nullo. Il vettore ha le seguenti caratteristiche:
ha la stessa direzione di
ha lo stesso verso di se k è positivo, ha verso opposto se k è negativo.
I vettori che hanno la stessa direzione si chiamano vettori colineari. I vettori e sono colineari se, e solo se, esiste un numero reale k tale che .
Le basi del calcolo vettoriale
In un piano munito di un sistema di riferimento (O, x, y), a ogni vettore è associato un unico punto M tale che ; il punto M è l’immagine dell’origine O attraverso la traslazione rispetto al vettore .
Per definizione, le coordinate di sono quelle di M: se M ha per coordinate (x;y), il vettore ha per coordinate (x;y) e si scrive . Per esempio, nell’illustrazione qui di seguito abbiamo: (3; 4).
Ne consegue che due vettori (x;y) e (x’;y’) sono uguali se, e solo se, hanno le stesse coordinate: x = x’ e y = y’.
È semplice calcolare le coordinate di un vettore qualsiasi a partire dalle coordinate dei punti A e B.
In un sistema di riferimento del piano, sia A un punto di coordinate (xA; yA) e B un punto di coordinate (xB; yB), allora il vettore ha per coordinate (xB ;- xA; yB – yA).
In un sistema di riferimento del piano, sia A un punto di coordinate (xA; yA) e B un punto di coordinate (xB; yB), allora il vettore ha per coordinate (xB ;- xA; yB – yA).
Siano e due vettori di coordinate (x; y) e (x’; y’), allora:
la somma dei due vettori (x; y) e (x’; y’) è un vettore + che ha per coordinate (x + x’ ; y + y’);
il prodotto (x; y) per un reale k è un vettore che ha per coordinate (kx ; ky).
la somma dei due vettori (x; y) e (x’; y’) è un vettore + che ha per coordinate (x + x’ ; y + y’);
il prodotto (x; y) per un reale k è un vettore che ha per coordinate (kx ; ky).
Prendiamo due vettori di coordinate (x; y) e (x’; y’).
La colinearità dei due vettori e si traduce in due uguaglianze:
se e solo se x’ = kx e y’ = ky.
Inoltre, e più semplicemente, la colinearità si traduce in un rapporto di proporzionalità detto “prodotto in croce”:
e sono colineari se, e solo se, xy’ = x’y.
Per esempio, i vettori e sono colineari poiché 3 × 5 = (-2) × (-7,5) = 15
La colinearità dei due vettori e si traduce in due uguaglianze:
se e solo se x’ = kx e y’ = ky.
Inoltre, e più semplicemente, la colinearità si traduce in un rapporto di proporzionalità detto “prodotto in croce”:
e sono colineari se, e solo se, xy’ = x’y.
Per esempio, i vettori e sono colineari poiché 3 × 5 = (-2) × (-7,5) = 15
Se A e B sono due punti di coordinate rispettivamente (xA ; yA) e (xB ; yB), allora abbiamo: .
Da ricordare
Un vettore è caratterizzato da tre dati: direzione, verso e modulo.
La somma di due vettori (x; y)e (x’; y’) è un vettore + che ha per coordinate (x + x’; y + y’).
Il prodotto di un vettore (x; y) per un numero reale k è un vettore che ha per coordinate (kx; ky).
I vettori (x; y) e (x’; y’) sono colineari se, e solo se, xy’ = x’y.